Chi siamo
Solidarietà, trasparenza e impegno sociale.
Il Telaio della Missione Onlus è un’associazione senza fini di lucro che, attraverso l’azione diretta, personale e gratuita dei propri aderenti, opera nel settore della solidarietà missionaria.
Attraverso le diverse iniziative sociali si vogliono sostenere economicamente i progetti di cooperazione internazionale elaborati, gestiti ed organizzati dai missionari cattolici presenti in Africa, Asia, America, Oceania ed Europa a favore di soggetti che versano in condizione di grave indigenza economica e di svantaggio fisico e psichico.
L’opera del Telaio della Missione si concentra in favore di orfani, indigenti, malati, anziani abbandonati, persone senza fissa dimora o vittime di calamità naturali, guerre, persecuzioni, donne che versano in condizioni di grave disagio. Ovvero nei confronti di tutti coloro che vengono quotidianamente discriminati e marginalizzati o che, affetti da malattie endemiche dei territori in cui abitano, necessitano di cure e di accompagnamenti sanitari e sociali.
L’ONLUS si è costituita nel 2014 partecipando attivamente a numerose iniziative promosse dal Centro Missionario Diocesano. Ciò è stato reso possibile dalle decine di volontari e simpatizzanti che l’associazione coordina, nonché da un dipendente a tempo pieno, già da tempo attivi nei progetti di beneficenza a favore dei missionari bergamaschi.
Il presidente pro tempore dell’associazione è Don Giambattista Boffi, ex direttore del Centro Missionario Diocesano di Bergamo, prevosto della parrocchia di S. Lucia in Bergamo, coadiuvato da un Consiglio formato da 5 membri eletti dai soci secondo le norme statutarie.
Storia di un Logo
Cercare in un simbolo, un marchio, l’immagine che possa evocare immediatamente il senso ed il fine di una qualunque realtà, non è certo compito semplice.
Tuttavia, nel caso del “Telaio della missione onlus” già ancor prima della sua nascita era ben chiara quale dovesse essere la sua paleogenesi. L’idea cardine attorno alla quale gravitavano esigenze, intuizioni, disponibilità e innumerevoli possibilità ed opzioni, era quella di rappresentare uno spazio in cui poter far convergere le diverse energie col fine ultimo di sostenere, promuovere e coordinare la realizzazione di progetti missionari nel mondo.
E’ sorto quasi spontaneo l’uso della metafora del telaio: strumento antichissimo, quasi come la storia dell’umanità. L’arte della tessitura ha accompagnato l’uomo sin dagli albori lungo i passi prima incerti e poi, sempre più sicuri nella storia della sua evoluzione. Il telaio rappresenta la sintesi più pulita e sincera di un lungo processo produttivo: dalle semplici fibre che la natura può spontaneamente offrire, si giunge ad un filo continuo, unico, segno di sapienza, lavoro e pazienza. Un filo che deve essere elastico, resistente, pervicace, ma anche sufficientemente malleabile ed unico.
Non è forse questo il profilo più alto dell’essere missionario? Persone a servizio di un progetto più grande del proprio, parte di un tutt’uno, flessibili ma integri, unici e per questo necessariamente fragili nella propria peculiarità. Il lavoro di tessitura però non si limita ad un solo filo. Sta a mani sapienti ed esperte il compito di saper costruire una struttura fatta di semplici elementi primari, ordito e trama intrecciati secondo regole e motivi unici ed originali, in equilibrio di forme, colori e strutture perfette. E’ un’architettura complessa, paragonabile alle grandi costruzioni, alle strutture architettoniche multiformi che, oltre ad un gusto meramente estetico, devono soddisfare esigenze ed equilibri strutturali ben precisi. E’ davvero interessante conoscere le mani in grado di generare tale meraviglia. Quasi sempre appartengono delle donne di ieri e alle molte di oggi che, in “terra di missione”, hanno l’onere di costruire e mantenere “l’ordine ed il significato” del tessuto famigliare e sociale. E’ un compito che richiede la necessaria pazienza per sopportare pesi e fatiche coniugando entusiasmo e disponibilità. A quest’immagine ci siamo ispirati per affrontare il difficile percorso di costruzione dell’ identificazione dell’Associazione o, come si usa dire ora, il “concept” genetico. L’idea di creare un telaio, uno strumento a servizio e per l’incontro dei molti che, con entusiasmo si sono innamorati del tema della missione. Ognuno può ritrovare in esso il proprio senso di unicità e la consapevolezza di appartenere ad un disegno molto più articolato fatto di relazioni, incontri e scambio. Dalla missione arriva un forte segnale affinché nella vita di tutti i giorni ognuno di noi sappia riacquisire una propria identità, un proprio ruolo. Il logo del telaio non è solo un’immagine, ma un messaggio, un forte invito rivolto a molti affinché, nell’ottica della corresponsabilità e della partecipazione, si possa concorrere alla creazione di un bel tessuto fatto di colori e di “nodi” tutti dissimili, complementari ed unici. Sullo sfondo l’immagine di un mondo, la nostra terra in cui ognuno di noi è chiamato a rappresentare e vivere la propria vocazione di fede.
La nostra mission
Abbiamo condiviso l’idea di sostenere economicamente i progetti elaborati, gestiti ed organizzati dai molti missionari bergamaschi e non nei territori di Africa, Asia, America, Oceania ed Europa, in ambito educativo, sociale, sanitario, culturale e comunque a vantaggio di soggetti in grave indigenza economica, svantaggio fisico, psichico o sociale. Tale idea ha trovato concreto spazio di applicazione all’interno dello Statuto approvato e registrato, cui la regione Lombardia ha conferito lo status di ONLUS. Non è stato semplice poter condensare in pochi, stringati articoli lo “spirito” costituente adeguandolo anche alle necessità ed alle norme cogenti che l’ordinamento giuridico italiano imponeva. Tuttavia il lavoro di sintesi ha portato tutti i soci a ribadire nell’atto costitutivo che l’Associazione si ripropone di promuovere la coscienza missionaria e la cultura della cooperazione in una prospettiva di scambio tra la Chiesa bergamasca e la Chiesa Universale: impegno che si concretizza nel diffondere la tradizione missionaria della Chiesa di Bergamo attraverso testimonianze, iniziative di divulgazione, incontri e quanto necessario per favorire la formazione ed informazione missionaria. A questo, e sulla scorta dell’esperienza ultradecennale maturata nel campo dell’incontro con le molte realtà missionarie, con la collaborazione di soci e volontari si vuole fortemente favorire qualunque attività volta alla valorizzazione della tradizione artigianale del sud del mondo, promuovendo, valorizzando ed incentivando attività di vendita. In questo contesto nasce la nuova iniziativa di creare uno spazio di produzione e vendita di manufatti liturgici, nello specifico abiti per le celebrazioni, prodotti e pensati in due distinte aree del Sud del mondo. In Argentina ed Albania si sono creati due diverse gruppi di donne che, con il loro lavoro di tessitura, taglio e cucito, confezionano splendidi manufatti a servizio di quanti desidereranno partecipare all’acquisto di un oggetto liturgico originale, di qualità ed unico. Segno di questo impegno è il nuovo spazio espositivo allestito nei primi mesi del 2020 nel centro della città di Bergamo.